Occultazione Asteroidale del venerdi 7 novembre 2008 ”

 

Il CAAT patrocina l'iniziativa proposta dal gruppo di Astrofili Massesi e che (nella speranza di molte adesioni) questa si estenda a molti punti di osservazione in tutta la Toscana come iniziativa di preparazione all'Anno Internazionale dell'Astronomia, a continuazione il messaggio d'invito ricevuto dagli amici massesi:

"Cari amici, vengo a presentarvi l’occultazione di venerdì 7 novembre, relativa ad un asteroide dal nome “impossibile”, (1596 Itzigsohn; è il cognome del padre dello scopritore, direttore di un osservatorio argentino).
Come dicevo all’ultimo incontro CAAT (grazie ancora ai montagnopistoiesi per l’ottima giornata), si tratta di un fenomeno che (stando alle previsioni ad oggi) dovrebbe interessare tutta la Toscana. Per i dettagli vedi http://www.astrosurf.com/eaon/Cartes/November%202008/1596_Itzigsohn.htm
tenendo conto che l’update del 2 ottobre sposta la linea di occultazione verso est, vedi http://asteroidoccultation.com/2008_11/1107_1596_13273_MapE.gif
 dando un 60 % di possibilità di assistere al fenomeno a tutta la striscia che va dal confine con la Liguria a Firenze, dall’Elba al pistoiese, e lasciando comunque un buon 20% per tutto il resto della Toscana.
L’osservazione è un po’ più difficile di quella inizialmente proposta per il 25 ottobre, dato che stavolta abbiamo a che fare con una stella di mv 11,7, ma con un 20 cm ci si arriva tranquillamente nel visuale (pur essendo alta solo 27° e con un certo disturbo lunare…).
Scopo dell’osservazione è misurare il tempo (il più accuratamente possibile) dell’auspicata occultazione (quando l’asteroide passa davanti alla stella, la stella stessa “scompare” e si produce un istantaneo passaggio alla mv 14,4 – quella del solo asteroide – per una durata massima di circa 7s). Dalla durata dell’occultazione vista da postazioni diverse, tenendo conto che la velocità dell’asteroide rispetto alle stelle di fondo è, nel nostro caso, di poco meno di 7 km/s, si ricavano le diverse lunghezze delle corde come viste dalle singole postazioni, e, mettendole insieme, la sagoma dell’asteroide (vedi alcuni risultati in http://www.euraster.net/results/index_red.html). Con una diecina di postazioni si ha già una sagoma di massima. Ovviamente anche le osservazioni negative sono utilissime, dato che fissano in ogni caso una misura massima dell’asteroide.
La stella è debolina, ma facilmente raggiungibile anche senza puntamento automatico dato che siamo a meno di 2° da Zeta Tauri (e da M1), ed a meno di 3’ da una stella di mv 7 circa che si trova con un qualunque cercatore. (vedi http://asteroidoccultation.com/2008_11/1107_1596_13273.htm e le successive cartine a campo sempre più stretto che sono presenti come link in quella pagina).
Le tecniche possibili sono diverse. Per tutte vale un avvertimento essenziale: provarle qualche sera prima per verificare il riconoscimento della stella interessata, le possibilità del vostro strumento di farla vedere con sicurezza, le modalità di registrazione del tempo e dell’evento.
CCD. Si può fare un filmato (dalle 20,53 alle 21,08 TU) con pose di mezzo secondo (se arrivate alla mv12 in queste condizioni) oppure fare una strisciata per 2-3 minuti centrati attorno alle ore 21,02, sfruttando un movimento lentissimo e regolare (ad esempio: stop all’inseguimento se avete un grande campo, una velocità minima di correzione se avete un campo troppo piccolo). Vi segnate con precisione gli istanti di inizio e fine della traccia, la ingrandite ed andate a ricostruire poi dalla strisciata quando e per quanto c’è stata occultazione. Se avete una stella di campo state attenti che la sua strisciata non si sovrapponga; il confronto con la stella di campo potrebbe essere utile in caso di fenomeni "fantasma" quali passaggio di micronuvole od altro. E’ essenziale avere un riferimento temporale corretto (ora atomica in internet, orologi radiosincronizzati ecc.).
Visualmente. Se non si dispone di un segnale orario continuo di sottofondo tipo HBG a 75 KHz, ci si fa aiutare da un assistente. Si osserva muniti di un registratore portatile sul quale si registra il segnale radio orario sonoro (se lo avete) oppure si dettano ogni 3-4 minuti, ed in ogni caso pochi secondi dopo l’eventuale evento positivo, dei tempi corretti di riferimento presi da un orologio radiosicronizzato o comunque preciso entro il decimo di secondo (usare sillabe “esplosive” del tipo “ta” piuttosto che “ciao” che dura da solo mezzo secondo ….) e a posteriori, riascoltando qualche volta il nastro con un cronometro, si cerca di individuare l’istante di inizio e fine occultazione, l’istante di inizio e fine della sessione osservativa che, nel caso del visuale, si potrebbe prolungare dalle 20,53 alle 21,08 TU per verificare remote possibilità di corpi secondari in orbita attorno al corpo principale. Fatene varie misure dato che un registratore commerciale ha una velocità di trascinamento del nastro molto variabile (per livello carica pile, temperatura ecc.)
Fotograficamente si potrebbe procedere in maniera simile alla strisciata del CCD, sempreché la strumentazione sia in grado di riprendere una stella di 11,7 ".
 

Pietro Baruffetti
Gruppo Astrofili Massesi

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